Inno popolare a SAN   ROCCO  

               (su motivo di “Inni e Canti”)

 

Su cantiamo di Rocco le lodi

protettore del tristo flagello

deh venite formiamo un drappello

pien di fede, speranza ed amore.

 

Nato in Francia da nobile stirpe

fu dal cielo il prescelto, l’eletto

e la croce vermiglia sul petto

man divina per sempre stampò.

 

Digiunava, bambin penitente

e piangendo talora s’udiva

il bel nome invocar di Maria

come raggio di gioia e d’amor.

 

Orfanello di padre e di madre

ei restò nella sua giovinezza

e l’avita vistosa ricchezza

generoso ai miseri donò.

 

Ascoltando di Cristo la voce

pellegrin, penitente partiva

nell’Italia dolente veniva

attraversando montagne e città.

 

Il flagello di peste spietata

ogni dove crudele infieriva

presto Rocco con  croce guariva

l’alma e il corpo di ricchi e villan.

 

Alla fine il morbo fatale

diede a Rocco una grande ferita

fu lasciato perciò senza aiuto

e scacciato da chi consolò.

 

Si condusse piano piano e degente

in capanna su luogo boscoso

ove un cane fedele e pietoso

giornalmente con pane sfamò.

 

Molti mesi sofferse il gran santo

pria di perder di patria il cammino

finché provvido un angel divino

lo guariva dal morbo fatal.

 

Giunto appena alla patria diletta

sconosciuto qual spia è ligato

fame e carcere  molto spietato

per cinqu’ anni silente soffrì.

 

Alla gloria dei martiri santi

sen volava sereno e tranquillo

poi s’intese un angelico squillo  

della peste sarai il patron.

 

Oh gran Rocco possente  patrono  

tu ci salvi nel grande periglio

di noi parla alla Madre ed al Figlio

nel cimento, nel pianto e nel duol.